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  • Immagine del redattoreGiuseppe Ciccia

Assassinio nel centro storico.


John Wilson è un sottufficiale della marina americana. È nato in Virginia, a Richmond, ha quarantacinque anni ed è sposato da venti con Maria Palumbo, napoletana e più giovane di lui di quattro anni. I coniugi Wilson vivono in America e hanno tre figli.

Il loro incontro è stato ‘amore a prima vista’, come capita in certi film, denso d’amore e vera passione!

All’età di vent’anni John era imbarcato in un incrociatore degli Stati Uniti d’America, in ricognizione nel Mar Mediterraneo, ormeggiato in quei giorni nel golfo di Napoli. Durante la permanenza della nave, ci fu una grande entusiasmo da parte degli abitanti della città, potendo salire a bordo per visitare la nave da guerra ormeggiata sul molo.

La nave rimase ormeggiata tre giorni, durante i quali i marinai poterono uscire la sera liberamente per le strade della città, come fossero turisti. La nave poteva essere visitata soltanto la mattina. Quella mattina, John era di servizio accoglienza del pubblico e vide tra la folla Maria, una ragazza di sedici anni che lo colpì subito; anche lei rimase affascinata da quello sguardo.

Con un italiano stentato, John riuscì a parlare con Maria e proporle d’incontrarsi la sera per potersi conoscere meglio. Maria, dopo alcune timide resistenze, cedette e acconsentì a incontrarsi con John.

Alle sette di sera, tutti i marinai erano pronti per scendere a terra e andare in libera uscita. Ai piedi della scaletta, c’era soltanto Maria che aspettava John, ansiosa di fare quattro passi con lui e poterlo conoscere.


Dopo aver camminato sul lungomare per circa mezz’ora, entrambi si sentirono attratti l’uno dell’altra e senza dire alcuna parola, continuarono a passeggiare presi per mano.

Solo gli sguardi facevano capire che in quel momento si stavano innamorando. Continuarono la loro passeggiata addentrandosi per le strade strette del centro storico. Maria, essendo la padrona di casa, e John l’ospite, non poteva esimersi dallo spiegare al giovane ragazzo ogni particolare che incontrava al loro passaggio, sia che si trattasse di una piazza o di un monumento o di una chiesa. John ascoltava con attenzione le parole di Maria seguendo con interesse quanto gli raccontava.

Dopo una lunga passeggiata, John propose di entrare in un locale per prendere una pizza; aveva sentito parlare spesso della famosa pizza napoletana e, non poteva lasciare Napoli senza averla mangiata almeno una volta. Anche Maria era d’accordo.

Entrarono in una pizzeria e si sedettero a un tavolo, continuando a conversare e guardarsi negli occhi. La serata trascorse meravigliosamente bene e, prima di lasciarsi, promisero di rivedersi il giorno dopo. Maria tornò a casa felicissima.

Dolores, la sorella maggiore con la quale abitava, si rese subito conto che Maria era innamorata e aspettava con curiosità che le raccontasse tutto. Dolores e Maria vivevano insieme, nella casa dei genitori morti un anno fa.

Dolores era vedova e più grande di vent’anni. Andavano molto d’accordo e non c’erano segreti tra loro. Quella sera, rientrando a casa, Maria era troppo euforica e non vedeva l’ora di raccontare alla sorella, ciò che le era capitato. Dopo aver ascoltato il racconto di Maria, senza interromperla un’istante, le disse:

“Sono molto contenta per te Maria, sai che ti voglio bene e mi fa piacere che ti sia innamorata e ti senta felice. Come sorella maggiore posso solo dirti di stare attenta alle persone che non conosci e sappi che il tuo amico tra qualche giorno partirà.

“Sento di amarlo e volergli bene, anche lui me ne vuole e ci siamo promessi d’incontrarci ancora prima della sua partenza.”

“Bene, sono contenta per te,” rispose Dolores.

Dolores e Maria abitavano in un rione del centro storico della città, uno di quelli chiassosi e pittoreschi, dove ogni giorno transitavano tanti turisti affascinati dalla gente, dai negozi, dalle strade strette e dalle case con i panni stesi a gocciolare per strada. In questo rione allegro e festoso si conoscevano tutti, si volevano bene e andavano d’accordo.


Dolores era un’insegnante elementare, mentre Maria, dopo aver terminato le medie, aveva deciso di abitare con la sorella nella casa dei genitori. L’appartamento, situato al primo piano di una vecchia palazzina, era abbastanza comodo.

Maria perse i genitori all’età di quindici anni, era una bella ragazza, solare, simpatica e soprattutto molto sincera. Aveva una gran voglia di lavorare e aspettava il momento buono per rendersi indipendente. Anche lei, nonostante la timidezza che la distingueva dalle altre coetanee, era riuscita un po’ alla volta, a inserirsi in quell’ambiente allegro e chiassoso del rione, grazie agli stimoli e ai consigli della sorella, nonostante il dolore per la perdita prematura dei genitori.













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Una delle conquiste più importanti dell'umanità è stata senza dubbio quella della scrittura, ma la gente ignora quanto lungo e complesso sia stato questo percorso.

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