Quelli che raccontano l’oggi, quelli che guardano al passato, quelli che puntano sui personaggi, quelli che si affidano allo spirito del luogo, quelli che scavano negli archivi o hanno uno sguardo sociale, quelli che fanno sorridere, pensare e riflettere.
Oggi è la scelta di affiancare “giallo” con Milano… con ottimi risultati in libreria. Bisogna innamorarsi dei propri personaggi, e quel che conta è solo l’intreccio. Come si cucina un giallo alla milanese, quali ingredienti non devono mancare, come mescolarli e lavorarli, come servirlo? Non è vero che Milano è grigia, al contrario è luminosa; questo fa si che si vedano meglio i confini tra centro e periferia. Non è vero che Milano pensa solo al lavoro. Milano è una città con un lato misterioso molto marcato e con una solida tradizione di narratori che hanno provato a raccontarlo in epoche diverse.
La ricetta del giallo alla milanese? Per raccontare la città bisogna starci dentro, sentirsi come un rom tra i grattacieli, travestirsi da barbone e da vu cumprà. Uno scrittore, la città la misura con i passi e la percorre con sguardo curioso. Il delitto non è obbligatorio, lo sono invece la conoscenza del territorio e di chi lo abita. I luoghi che una volta si chiamavano periferie e che oggi sono le parti vitali di un’unica grande città.